- Ciao, mi chiamo Joaquim Miguel de Jesus Bambo! Ma tutti mi chiamano Bambo e quindi potete chiamarmi Bambo!
- Da dove vieni?
-Mozambico!
Iniziavano sempre così le tue presentazioni!
Accompagnate da un sorriso magnetico che non ti abbandonava praticamente mai!
Sei entrato nelle vite di tutti, compagni di università e docenti, in punta di piedi, solo con la tua gentilezza, la tua voglia di fare e di imparare, di acquisire nuove competenze per i giovani che tanto amavi. Un vero figlio di don Bosco, insomma!
La notizia della tua malattia è stata inaspettata e ha spiazzato tutti.
Ma a quanti sono venuti a trovarti in ospedale, dopo l’intervento, dicevi: “mi hanno tolto il Baccalaureato!”, avvicinando e allontanando la mano dalla tua testa. Anche in quel momento non hai perso la voglia di scherzare!
Eri contento e convinto di aver sconfitto il male che ti portavi dentro. Avevi vinto ed anche nelle foto eri fiero di mostrare il segno della vittoria!
Poi all’improvviso tutto è cambiato. La malattia ha preso il sopravvento, in due soli mesi.
Ma la tua fede è diventata sempre più forte.
In questi giorni di preghiera con te e per te, le testimonianze dei tuoi confratelli hanno ulteriormente confermato il tuo affidamento a Gesù, a Maria Ausiliatrice e a don Bosco, fino all’ultimo tuo respiro.
Durante il rosario e il funerale di giovedì 5 marzo, presieduto dal Rettor Maggiore, tutti hanno parlato del tuo sorriso, della tua gioia.
Questa è la tua bellezza e questo è quello che porteremo sempre nei nostri cuori.
Vogliamo ricordarti sorridente e gioioso, amico di tutti e disponibile.
Ora abbiamo una stella in più che veglia su tutti noi.
Ci rincontreremo.
Ciao Bambo, buon viaggio!